ROVIGO – “Partecipiamo al cambiamento per condividere il futuro”. Il presidente dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Rovigo, Denis Piombo, rivolge un chiaro appello agli oltre 2100 infermieri del territorio polesano invitandoli a partecipare all’iniziativa più importante, innovativa e partecipativa della professione sanitaria, il cui nome rappresenta un messaggio programmatico, ovvero Stati Generali della Professione Infermieristica.
“A pochi giorni dal termine dell’iniziativa – afferma Denis Piombo – è importante lanciare un appello agli iscritti e colleghi del nostro Ordine che ancora non hanno partecipato alla consultazione pubblica rivolta a tutti i 456mila infermieri italiani, chiamati ad esprimere la propria posizione sui temi più importanti per la professione. Un progetto di tale rilevanza non era mai stato ideato e rappresenta una irrinunciabile occasione per esprimere la propria idea, fare sentire la propria voce e contribuire con la propria visione al futuro anche del Sistema Sanitario Nazionale, del quale l’infermiere rappresenta una delle figure cardine da sempre. Fino al 2 maggio sarà possibile lasciare un segno”.
“Partecipare alla consultazione – spiega il presidente dell’OPI di Rovigo – è semplicissimo. Basta accedere alla specifica piattaforma presente sul sito https://statigenerali.fnopi.it/ oppure attraverso il nostro portale www.opirovigo.it e seguire le indicazioni passo per passo. E’ una vera e propria esperienza di pochi minuti che consente ad ogni iscritto di diventare un pezzo di un puzzle che andrà a comporre il quadro dell’infermieristica nei propri ambiti di competenza e dell’assistenza attraverso tre aree tematiche ossia identità professionale, organizzazione e formazione. Come recentemente rimarcato dalla nostra presidente nazionale, Barbara Mangiacavalli, il momento è cruciale, le scelte della politica di oggi avranno ripercussioni per i prossimi 20 anni”.
La Federazione Nazionale degli Ordini delle Professioni Infermieristiche, essendo l’ente di rappresentanza professionale, ha il dovere di dettare i tempi e le modalità con cui interagire con le istituzioni e le forze politiche, senza che nessuno possa cavalcare o strumentalizzare tale azione.
“Il tempo delle critiche fine a se stesse – continua il presidente provinciale degli infermieri – deve terminare. Oggi serve dialogo, costruzione, coesione e condivisione per rendere più attrattiva una professione che necessita dell’adeguato posizionamento, anche economico, nella società. Fa parte del nostro dna professionale il pensiero critico. Un pensiero che deve trovare sostanza e identità per poi essere plasmato in proposta concreta, sia essa rivolta al Governo, al Parlamento, alle Regioni, alle istituzioni con cui abbiamo il dovere di dialogare e confrontarci”.
“Sprecare l’opportunità rappresentata dagli Stati Generali – conclude Piombo – sarebbe un peccato professionale. Ogni individuo contribuisce all’identità della propria professione. Serve spirito di appartenenza, serve il contributo e l’espressione di ogni infermiere. Capire chi siamo oggi determina i percorsi e i traguardi del domani. I risultati di un’organizzazione sono i risultati dello sforzo combinato di ciascun individuo”.