Un evento di riflessione e sensibilizzazione

Incontro del Polo Tecnico di Adria (Rovigo) con il Centro antiviolenza del polesine sulla prevenzione della violenza di genere

ADRIA (Rovigo) – Il 25 novembre si è celebrata nel mondo la “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”, ricorrenza istituita dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite nel 1999, che invita anche le Istituzioni educative a organizzare in questa ricorrenza attività volte a sensibilizzare i giovani su una delle più gravi forme di violazione dei diritti umani. 

Il Polo Tecnico di Adria, in collaborazione con il Centro antiviolenza del polesine, ha proposto un evento di riflessione e sensibilizzazione sulla prevenzione della violenza di genere, a partire dalla consapevolezza dei profondi cambiamenti avvenuti nel rapporto uomo/donna nella società odierna e dei frequenti episodi di violenza nei confronti delle donne, coinvolgendo 7 classi dell’Istituto.

L’incontro è stato aperto dalla Dirigente Scolastica Sara Manzin, che ha richiamato l’importanza particolare della giornata ed ha sottolineato come l’attenzione verso comportamenti ascrivibili alla violenza di genere è e deve essere mantenuta costantemente alta da parte dei docenti nel corso di tutto l’anno scolastico.

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In rappresentanza della giunta comunale di Adria, l’assessore Giorgio Crepaldi ha informato che per segnalazioni ci si può rivolgere anche ad un numero a cui risponde la Polizia locale; tali informazioni sono riportate nella pagina web del Comune “Attiva H24 la Rete Antiviolenza”.

L’evento è stato gestito del Centro antiviolenza della provincia di Rovigo, che opera con tre sportelli sul territorio, a Rovigo, Porto Viro e Lendinara, e con 2 numeri di telefono dedicati; sono intervenute due psicologhe che, attraverso scene significative di video o testi di canzoni, hanno saputo stimolare un confronto costruttivo con gli studenti/esse, con la finalità di descrivere ed aiutare a individuare quei comportamenti non corretti o violenti che spesso non vengono riconosciuti come tali, in modo da rendere ciascuno più consapevole delle proprie azioni. Allo stesso tempo è stato spiegato come vanno costruite sane relazioni, affettive, di amicizia, di rapporto con gli adulti, con gli educatori, in maniera non violenta, basata sul rispetto autentico. 

Grazie all’esperienza delle relatrici, l’incontro ha fatto emergere la consapevolezza che la violenza sulle donne è un problema di tutti e di tutti i giorni, innanzitutto per le ragazze e le donne che più spesso ne sono vittime. Questa violenza colpisce direttamente in maniera grave i figli e la famiglia della donna; inoltre gli amici, i vicini di casa, il nostro vivere sociale, le persone che per volontariato o per lavoro intervengono in aiuto come i Centri antiviolenza o spesso anche i medici. 

Se da una parte c’è la speranza di una crescita culturale e di un futuro migliore basato sul rispetto, dall’altra è importante saper leggere correttamente le relazioni e, quando necessario, trovare il coraggio di intervenire sapendo a chi rivolgersi.

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