Il Prefetto di Rovigo istituisce il Nucleo di controllo anti Covid-19 negli ambienti di lavoro 

Il Prefetto di Rovigo istituisce il Nucleo a composizione mista per l’effettuazione di controlli congiunti sull’applicazione dei protocolli di sicurezza anti-Covid negli ambienti di lavoro

ROVIGO – In vista della rimodulazione delle misure di contenimento anti-pandemia, con particolare riferimento all’accesso e alla permanenza nei luoghi di lavoro a partire dal prossimo 1° maggio, il Prefetto di Rovigo Clemente Di Nuzzo ha costituito in data 22 aprile scorso il Nucleo a composizione mista che ha il compito di effettuare servizi di controllo sull’applicazione dei Protocolli condivisi per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro, approvati dal Governo. 

Il Nucleo è formato da personale dell’Ispettorato territoriale del Lavoro, del Comando nucleo Carabinieri Ispettorato lavoro, del Comando provinciale Vigili del fuoco di Rovigo, nonché del Servizio di prevenzione e sicurezza ambienti di lavoro dell’Ulss 5, con la supervisione della Prefettura.

In particolare, nonostante la cessazione dello stato d’emergenza, è stato ritenuto e condiviso che persistano comunque esigenze di contrasto del diffondersi della pandemia da Covid-19 nei luoghi di lavoro. A tal fine, saranno pianificate attività ispettive che potranno essere svolte congiuntamente o in autonomia dalle singole componenti, al fine di garantire la sicurezza presso le aziende del territorio.

L’attività congiunta di tutti i componenti del Nucleo si integrerà con quella già svolta in autonomia dai vari organi che compongono l’organismo in parola. Ciò consentirà di evitare duplicazioni nei controlli e di assicurare una maggiore efficacia dell’azione amministrativa dei singoli attori istituzionali.

“Non bisogna abbassare la guardia – ha dichiarato il Prefetto Di Nuzzo – e siamo tutti ancora richiamati alla massima responsabilità per consolidare i risultati ottenuti faticosamente negli ultimi due anni caratterizzati dalla pandemia. Il virus – ha aggiunto – anche se siamo usciti dalla fase emergenziale, non è scomparso e, di fronte ad un numero ancora significativo di contagi, occorre continuare a porre in essere comportamenti ispirati a condotte responsabili e rispettose della normativa.

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