ROVIGO – Corrado Marra non è stato solamente un tifoso e appassionato di rugby (LEGGI ARTICOLO). Aveva una tensione emotiva radicata nell’anima per il rugby e per i colori rossoblù. In molti salgono sul carro dei vincitori, non bisogna dimenticare invece che Corrado sul carro c’è sempre stato soprattutto per la sua presenza critica e propositiva negli anni bui, quindici anni fa piú o meno, quando la situazione societaria stava assumendo i contorni di un incubo e la squadra rossoblù era indicata dalla maggioranza degli osservatori lungo la parabola discendente all’inferno della retrocessione.
Corrado è stato tra i promotori dei “davanzali rossoblù”, l’invito a mettere sulle finestre, sui balconi, sui davanzali rodigini una bandiera, o almeno un vessillo rossoblù, per ricordare a tutti l’importanza del rugby per la storia e soprattutto l’identità della nostra città. In quei mesi critici e pieni di dubbi, Corrado si spese tantissimo, con sincerità, a fianco della società, dell’ambiente, della squadra.
Queste cose non si devono dimenticare. Da presidente di MondOvale inoltre devo sottolineare che in tempi recenti chiesi a Corrado di dare una mano, insieme ad altri collaboratori, in un momento delicato dell’associazione. E lui non fece mancare il suo prezioso apporto, condito da ironia, battute salaci e critiche costruttive. Mi auguro che il mondo del tifo rossoblù non si dimentichi di Corrado sabato 28 maggio, il giorno della festa del rugby italiano. Intanto grazie Corrado per quello che sei stato.
Alberto Guerrini