L'ex candidato sindaco Franco Palmiro Tosini ricorda al sindaco Valeria Cittadin i filoni su cui concentrare l'azione amministrativa, piuttosto che pensare solo a nomine in partecipate e Comune

ROVIGO – Dopo oltre due mesi dall’insediamento della nuova amministrazione alla guida del Comune di Rovigo, secondo il consigliere comunale Franco Palmiro Tosini, i problemi più importanti e sui quali ci si è confrontati in campagna elettorale sono tutti presenti sul tappeto, in attesa di essere risolti.

L’ex candidato sindaco Tosini si riferisce ad Iras Rovigo e l’immobile di Casa Serena, la questione relativa alla annunciata modifica dell’art. 23 di Interporto, la riapertura della piscina Comunale ed alla selezione di un assistente per la sindaca Cittadin.

“A questi si sono aggiunti successivamente Ecopol, Migranti ospitati nell’ex Convento dei Cappuccini e, da ultimo, quello relativo alla selezione per l’assunzione di un collaboratore di fiducia che coadiuvi il primo cittadino” aggiunge Tosini.

“E’ ormai saltata la possibilità di chiedere un Consiglio monotematico con la presenza dell’assessore regionale Lazzarin e del commissario straordinario dell’Iras, non avendo tutte le Forze di opposizione (12 Consiglieri su 32 membri) convenuto sull’opportunità di chiedere la convocazione di un Consiglio ad hoc, unitamente al rappresentante del PD in Consiglio, Diego Crivellari, abbiamo presentato ai primi di Agosto, una mozione per la riconvocazione urgente del tavolo della Prefettura per il mantenimento di Iras pubblico.
Non possiamo non ricordare che tale era l’obiettivo, in campagna elettorale, anche dell’attuale Sindaco, ora rassegnato all’esternalizzazione del servizio di gestione della Casa di Riposo.
Abbiamo sempre sostenuto che il problema è politico e non processual-giudiziario e/o di gestione del bando, nel frattempo, emesso per la privatizzazione del servizio.
Il problema della casa di riposo del Comune capoluogo interessa 190 dipendenti e 300 ospiti” osserva Tosini.

Per l’articolo 23 invece, “la discussione ed il confronto saranno non più eludibili a seguito dell’approvazione dei decreti attuativi sulla Zls che dovrebbe dare la possibilità all’Interporto di decollare consentendo l’insediamento di industrie che potranno beneficiare di cospicui sgravi fiscali. – dichiara l’ex candidato sindaco – Abbiamo sempre ritenuto che ciò debba avvenire senza consentire l’insediamento di industrie insalubri, considerando preminenti la salute (art. 32 Cost.) e la tutela dell’ambiente (art. 9 Cost.)”.

La piscina comunale ormai sembra una telenovela, per Tosini che dichiara: “Se non ci sarà una responsabile, forte presa di posizione politico-amministrativa sull’apertura del polo natatorio, i tempi si profileranno oltremodo lunghi se si vorranno, cautelativamente, attendere quelli della giustizia amministrativa”.

Sul tema dell’accoglienza Tosini osserva che “l’argomento immigrazione è molto delicato e complesso.
Io, candidato-sindaco di una lista civica “inclusiva”, non posso che essere per l’accoglienza e l’apertura. Tuttavia il problema dell’inserimento e dell’integrazione di chi viene nel nostro Paese va affrontato liberi da ideologie e da facili demagogie.
Sostenere tout court che 30 persone migranti su una citta di 50 mila abitanti non possano rappresentare un problema, ci sembra riduttivo. Diverso sarebbe che le 30 persone venissero dislocate, in numero di 2 – 3, nei quartieri e/o nelle 11 frazioni della città.

Nel caso di specie tuttavia il problema inerisce ad un rapporto privatistico tra ex Convento del Seminario e la Cooperativa Porto Allegre. Non spetta all’ente pubblico interferire sulla scelta di diritto privato intercorsa tra privati, giust’appunto.
L’ente pubblico, qualora il problema di alimentazione di degrado, rappresentato nella segnalazione di “diversi cittadini” (di Forza Nuova?) fosse vero, avrebbe l’onere/dovere di intervenire potenziando i controlli e chiedendo alle Forze dell’Ordine una maggior e più capillare presenza in loco, magari preceduto da un preliminare confronto con la Cooperativa e gli Ospiti stranieri.

Ma, a quanto pare, Prefettura e Questura hanno precisato, nei giorni scorsi, che il problema non sussiste, di talché è superfluo attivarsi per lo spostamento delle 30 persone dall’ex Convento dei Cappuccini”.

Per la selezione di un collaboratore di supporto al Sindaco, Tosini osserva “che la preparazione, la conoscenza, la lunga esperienza anche amministrativa e l’intelligenza dell’attuale Sindaco non giustificano o non giustificherebbero il ricorso ad una persona di fiducia per la realizzazione degli obiettivi programmatici della res publica.
Tanto meno se la scelta dovesse poi ricadere su persona giovane e inesperta” conclude Palmiro Franco Tosini.

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