Il processo a Rovigo nasceva dall’accusa di aver falsamente attestato alla Motorizzazione di aver frequentato il corso per il conseguimento della patente professionale.

ROVIGO – Gli imputati che hanno scelto di affrontare il dibattimento e di non optare per riti alternativi sono stati tutti assolti con formula piena.

Il Giudice del Tribunale di Rovigo, Dott. Borella, ha infatti emesso sentenza di assoluzione perché il fatto non sussiste per l’imputato G.S., assistito dall’avvocato Melissa Sartori, e per non aver commesso il fatto per gli imputati G.B.  e L.M., assistiti dall’avvocato Melissa Sartori, D.C., assisto dall’avvocato Roberta Paesante, e M.C., assisto dall’avvocato Gianluca Masiero.

Il processo nasceva dall’accusa di aver falsamente attestato alla Motorizzazione di aver frequentato il corso per il conseguimento della patente professionale.

Soddisfatte le avvocate Melissa Sartori e Roberta Paesante che hanno assistito quattro dei cinque coimputati: “la sentenza di assoluzione chiude un processo impegnativo in cui è emersa l’assoluta buona fede dei nostri assistiti che non solo non hanno commesso alcun reato, ma anzi si sono trovati sottoposti a processo con l’unica colpa di essersi legittimamente affidati a chi, professionista del settore e dietro compenso, avrebbe dovuto permettere loro di conseguire la patente di guida professionale, indispensabile per lo svolgimento delle loro rispettive attività lavorative. I nostri assistiti hanno seguito il corso e si sono limitati ad attenersi scrupolosamente alle indicazioni della scuola guida in assoluta buona fede”.

“Nel caso di G.S.” puntualizza poi l’avvocata Melissa Sartori “è stato addirittura riconosciuto che la ricostruzione di cui alle indagini svolte era assolutamente infondata: il mio assistito non si era mai assentato da alcuna lezione del corso”.

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