Nel Comune di Lendinara (Rovigo) le spese correnti ammontano a 9.630.535, quelle in conto capitale 12.480.355 e riguardano i progetti pensati coi fondi Pnrr per circa 9 milioni 

LENDINARA (Rovigo) – Nel consiglio che ha visto l’esordio fra i banchi della maggioranza del consigliere Alberto Marinelli (FI), il 20 marzo scorso, sono stati approvati il Documento Unico di Programmazione (Dup) ed un bilancio di previsione condizionato dal rincaro dei costi energetici e dal costante calo dei trasferimenti statali. Questa, in estrema sintesi, la rappresentazione restituita dall’assessore al Bilancio Guglielmo Ferrarese che tuttavia ha rivendicato come, nonostante le difficoltà, l’equilibrio di bilancio è stato raggiunto senza aumentare le tariffe, le tasse e i tributi.

Fra le pieghe del penultimo documento programmatico dell’amministrazione Viaro, si registrano 4 milioni di euro dedicati alle politiche sociali. Soldi che transitano nei conti lendinaresi ma che in gran parte sono destinati a interventi sociali nei comuni dell’ambito dell’Ulss Polesana, di cui Lendinara è capofila. 

Le spese correnti ammontano a 9.630.535, quelle in conto capitale 12.480.355 e riguardano i progetti pensati coi fondi Pnrr per circa 9 milioni e 139mila euro, più altre opere pubbliche.

L’approvazione del bilancio è stata velocizzata, come riferito dal Vicesindaco Ferrarese, con l’obiettivo di non perdere i finanziamenti ottenuti per la realizzazione di due opere importanti. Si tratta della messa in sicurezza dell’incrocio tra la Sp 17 e via San Lazzaro alto, finanziato per 200mila euro con un contributo regionale, per 157mila attingendo dall’avanzo di amministrazione non vincolato e per la restante somma con incassi delle multe e oneri di urbanizzazione. L’altro intervento urgente riguarda la messa in sicurezza del tratto di pista ciclopedonale lungo la riviera del Popolo tra Ponte dei Cappuccini e l’imbocco di via San Lazzaro. In questo si può contare su un contributo regionale di quasi 200mila euro e su altri fondi attinti anch’essi dagli incassi derivanti da sanzioni e oneri di urbanizzazione.

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La programmazione comprende molte altre opere, fra le quali quelle per l’adeguamento sismico ed energetico della scuola media A. Mario (per 5,5 milioni), per cui si spera di ottenere fondi dal Pnrr, l’abbattimento delle barriere architettoniche in via De Gasperi, la messa in sicurezza per la parte idraulica in via Marchefave, di efficientamento energetico per gli impianti sportivi e le manutenzioni cimiteriali. 

Sul bilancio è intervenuto il sindaco Luigi Viaro, difendendo le scelte operate fra mille difficoltà (dal caro energia all’aumento dei costi per la mensa e il trasporto scolastico ecct.), ma non ha convinto quel che resta delle minoranza (vista l’assenza di Ferlin e Pavan) né l’ex assessore, ormai battitore libero, Lorenzo Valentini. Tutto il resto è cronaca evincibile dai documenti approvati e in streaming. 

Neanche i corposi finanziamenti nazionali e regionali che come comune capofila Lendinara sta ottenendo per il sociale è stato sufficiente ad ottenere almeno l’astensione nel voto.

Dopo i ragguagli da parte degli assessori, per quanto di loro competenza, fra scintille personali (soprattutto fra Ferrarese e Sambinello) sono giunte le dichiarazioni di voto. Il consigliere di maggioranza (?) Lorenzo Valentini, in quota Fratelli d’Italia, motivando il suo voto contrario ha mosso critiche di merito sulla videosorveglianza, ma anche sulla convenzione trentennale per le sei antenne sul campanile di Santa Sofia, sulla mancanza di progetti e sui controlli ambientali. Analogamente anche Alternativa Civica, pur plaudendo alla capacità di raccogliere finanziamenti da parte della maggioranza, ha annunciato voto contrario, perché troppe volte le decisioni bipartisan assunte in aula sono rimaste al palo, tra cui la convenzione con Bio Power. Ancor più ha colpito l’uscita dall’aula della consigliera Pd-Valori in Comune Valentina Travaglini Boldrin, che non ha votato lamentato l’assenza di coinvolgimento delle minoranze nelle decisioni.

Degno di nota, infine, è stato l’intervento articolato del consigliere Federico Amal che, pur votando a favore, ha fatto trasparire una qualche delusione per la stagnazione nel dibattito politico. “Lascia l’amaro in bocca il non voto della consigliera (Boldrin)” ha dichiarato Amal, che sollecita la necessità di rimettere in circolo le idee auspicando maggior condivisione amministrativa per rilanciare il dibattito politico a Lendinara. “Siamo in vista di un cambio di paradigma” ha detto parlando del lavoro della terza commissione, dei piani di zona e dei servizi socio sanitari. Per questo sarebbe quanto mai utile riesumare il comitato intercomunale delle politiche giovanili.

Ugo Mariano Brasioli

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