ROVIGO – “Quella energetica e delle fonti rinnovabili è la vera sfida di oggi. Una sfida alla quale la Regione Veneto ha risposto mettendo a disposizione diversi strumenti a tutti gli attori del territorio. La legge regionale che costituisce le comunità energetiche va in questa direzione, offrendo nuove e concrete opportunità a tutti i veneti: cittadini, professionisti, aziende e istituzioni. Continueremo a promuoverla in tutto il territorio regionale per ampliare le possibilità e le soluzioni”.
Così Roberto Marcato, assessore regionale allo sviluppo economico ed energia, è intervenuto questa mattina a Rovigo in occasione della prima tappa della presentazione della legge regionale sulle Comunità Energetiche Rinnovabili che toccherà tutte le province venete.
Le comunità energetiche e i gruppi di autoconsumatori sono associazioni volontarie ed aperte, che possono contemplare nel proprio ambito privati cittadini, imprese, enti pubblici, con lo scopo principale di autoprodurre energia per il loro consumo senza scopo di lucro. L’autoproduzione e la distribuzione di energia da fonti rinnovabili è oggi competitiva e rappresenta una opportunità di sviluppo locale in chiave di sostenibilità ed economia circolare. Le comunità energetiche rappresentano, quindi, un modello innovativo di approvvigionamento, distribuzione e consumo di energia con l’obiettivo di agevolare la produzione e lo scambio di energie generate da fonti rinnovabili, l’efficientamento e la riduzione dei consumi energetici.


Attraverso la legge regionale dedicata a questo tema, approvata dal consiglio regionale a giugno 2022, la Regione, mediante lo stanziamento di risorse adeguate e la stipula di protocolli d’intesa e collaborazione con i distributori locali di energia e con Gse, mira a: promuovere, sostenere e favorire la costituzione delle Cer e degli Aerac; favorire Comuni e gestori pubblici di edilizia residenziale per le attività correlate alla diffusione e realizzazione delle Cer e degli Aerac; semplificare e uniformare i procedimenti autorizzatori correlati alla costituzione della comunità.
“Siamo in attesa dal Governo dei decreti attuativi e delle relative risorse – precisa in conclusione l’assessore Marcato -. Nel frattempo, informando il territorio, la Regione lavora per coinvolgere tutti gli attori e garantire che siano pronti e organizzati a raccogliere la sfida in maniera più adeguata. Il nostro obiettivo resta, comunque, l’autonomia anche in campo energetico”.

“Oggi è indispensabile mettere in atto una semplificazione del procedimento amministrativo, altrimenti le Comunità di energia rinnovabile saranno destinate a rimanere solamente sulla carta”. Così il Portavoce dell’opposizione in Consiglio regionale, nonché docente di Economia dell’energia all’Università di Padova, Arturo Lorenzoni, al convegno “Comunità Energetiche Rinnovabili e gruppi di autoconsumatori di energia rinnovabile che agiscono collettivamente. Uno strumento per la transizione energetica” che si è tenuto stamane nel Salone del Grano a Rovigo. “A questo proposito – ha aggiunto il professore – auspico l’istituzione di una struttura di livello regionale, di grande dimensione, in grado di sostenere l’attivazione delle Cer”. In assenza di un coordinamento di questo tipo, ha aggiunto, “le stesse Comunità energetiche non sarebbero più una delle modalità di sviluppo delle fonti rinnovabili per la nostra Regione”. L’incontro di stamattina è stato il primo della serie su tale argomento. “Mi auguro che sia anche il punto di partenza di una riflessione su scala regionale al fine di rendere il Veneto protagonista degli investimenti nel fotovoltaico da qui ai prossimi anni”.