Luca Zaia a Badia Polesine: Anche l’Adigetto nel piano Marshall della sicurezza idraulica

Il presidente della Regione Veneto inaugura una opera di efficientamento strategica in 10 Comuni della provincia di Rovigo per l'agricolura e la sicurezza idraulica del Polesine

BADIA POLESINE (Rovigo) – Simbolico colpo di benna dall’escavatore in località Sperone Bova a Badia Polesine, dove nasce l’Adigetto, per il presidente della Regione Luca Zaia che ha inaugurato i lavori da 30 milioni di euro dei 4 cantieri che opereranno contemporaneamente lungo i 67 km del canale Adigetto con la benedizione del parroco don Alex Miglioli. Partito ufficialmente da Badia Polesine il progetto di efficientamento del sistema idraulico da parte del Consorzio di Bonifica Adige Po (LEGGI ARTICOLO).
L’opera prevede il ripristino delle sponde, l’escavo del fondale, la manutenzione straordinaria e il posizionamento di nuovi sostegni e sistemi di telecontrollo, la realizzazione di un nuovi impianti e la ristrutturazione di quelli preesistenti.
L’intervento migliorerà la sicurezza idraulica di 10 comuni: Rovigo, Badia Polesine, Lendinara, Fratta Polesine, Villanova del Ghebbo, Costa di Rovigo, Ceregnano, Villadose, Adria e Pettorazza Grimani.

All’evento organizzato dal Consorzio di Bonifica Adige Po dal titolo “Ricostruire il futuro” Luca Zaia ha sottolineato come in Veneto si utilizzano integralmente fondi comunitari del Pnrr, e come la Regione sia pronta a dividersi anche i fondi di quelle regioni che non riescono ad utilizzarli.
Massima attenzione per l’idraulica, in Veneto l’ho definito un nuovo piano Marshall con oltre 2 miliardi di investimenti e già 23 bacini di laminazione, 13 dei quali già operativi – ha ricordato Zaia – anche in questa occasione posso dire che stiamo mettendo in sicurezza il territorio per fronteggiare la forza della natura.
Nessuna illusione di essere più forti della natura, ma dobbiamo rispettare l’ambiente, sia nelle grandi decisioni, sia nelle piccole di ognuno di noi. Attenzione all’ambiente, sempre, perchè anche dalla attenzione alle piccole scelte si scongiurano le alluvioni o i disastri”.

Il tema vero in Veneto, secondo il presidente Zaia, non sono le risorse, ma il superamento delle complicazioni che impediscono di utilizzare le risorse disponibili. “Un ufficio super efficiente, organizzato ed efficace in Veneto è l’Ufficio complicazione delle cose semplici – ha dichiarato Zaia – dei 23 bacini di laminazione previsti ne ho realizzati solo 13, già operativi e testati durante le ultime piene dei nostri fiumi e canali, ma 10 di questi bacini sono opere bloccate senza capire che sono opere di interesse collettivo e non dovrebbero rimanere bloccate da quasi 13 anni ‘dal primo che passa per strada’. Questo andazzo non mi piace, non intendo passare ad una dittatura delle opere pubbliche con commissari su commissari per qualsiasi cosa, ma le opere devono essere fatte, per il nostro territorio e per i veneti” ha concluso tra gli applausi il presidente Zaia.

Soddisfazione da parte del mondo agricolo con il presidente di Cia Veneto, Gianmichele Passarini, al taglio del nastro dei lavori di efficientamento del sistema idraulico Adigetto-Scortico-Malopera.

“L’avvio dei lavori da Badia Polesine rappresenta uno strategico punto di partenza per una generale riqualificazione della rete irrigua polesana e veneta – commenta Passarini – Il tema della distribuzione dell’acqua è di stringente attualità, data l’emergenza climatica in atto. Nel recente passato il primario ha patito una perdurante siccità, con effetti nefasti sulle rese e sulla qualità delle coltivazioni”.

“L’acqua resta una risorsa preziosissima per l’agricoltura. Va però drenata in maniera corretta, anche attraverso opere come quella che abbiamo inaugurato stamane”. “La questione non ruota attorno al fatto che piove meno rispetto a qualche anno fa. Secondo diversi studi scientifici, la quantità delle precipitazioni è la medesima; tuttavia, vi possono essere dei lunghi periodi di aridità alternati a dei nubifragi tanto intensi quanto improvvisi. Motivo per cui – ha precisato il presidente di Cia Veneto – le reti consortili diventano un modo per un approvvigionamento che sia il più possibile regolare”.

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“Quella di oggi è stata una giornata di festa per tutto il Polesine” commenta l’avvio dei lavori a Badia Polesine Laura Cestari, consigliere regionale dell’Intergruppo Lega – Liga Veneta.

“Con questo intervento si concretizza così la messa in sicurezza di un’arteria irrigua fondamentale per tutto il Polesine, dal momento che toccherà 10 comuni e 50mila ettari di campagne con un canale di ben 67 chilometri. Il tutto, dicevamo, realizzato con i fondi del Pnrr, il famoso Piano di ripresa e resilienza che sembra sempre un’entità astratta ma che oggi, grazie alla programmazione regionale, immette risorse vive per il nostro territorio. Si consolida così la rete tra Regione del Veneto, Consorzio di Bonifica Adige Po, Anbi e Anbi Veneto.

Un lavoro di squadra prezioso per il nostro Veneto che, come abbiamo avuto modo di vedere anche nei giorni scorsi, ha già dato i suoi frutti. È stata proprio grazie a un lungimirante lavoro di messa in sicurezza del territorio portato avanti dall’amministrazione regionale negli ultimi anni, insieme ai vari consorzi, che il nostro Veneto non ha avuto conseguenze drammatiche nell’ultima ondata di maltempo. Da Veneta, e da Polesana, sono orgogliosa del lavoro svolto”.

Alla presentazione dei lavori oltre duecento persone, una trentina di sindaci, vari vertici di associazioni di categoria, associazioni religiose e militari.

Ai saluti di benvenuto del sindaco di Badia Giovanni Rossi, sono seguiti gli interventi di Elisabetta Pellegrini, responsabile della struttura tecnica di missione del ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, del presidente nazionale di Anbi Francesco Vincenzi e naturalmente del presidente di Regione Luca Zaia.

Al confronto pubblico “Ricostruire il futuro” hanno partecipato anche il presidente regionale di Coldiretti Carlo Salvan, il direttore di Confagricoltura Veneto Massimo Chiarelli, la segretaria generale dell’Autorità distrettuale di bacino delle Alpi Orientali Marina Colaizzi, il direttore generale Anbi Massimo Gargano, l’assessore regionale Cristiano Corazzari e Attilio Toscano della struttura tecnica di missione del ministero delle infrastrutture.

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