Un percorso nella storia e nella natura

70 studenti delle classi quarte e quinte del Polo Tecnico di Adria (Rovigo) sul sentiero del Monte Zovetto, località Cesuna di Roana, sull’Altopiano di Asiago

ADRIA (Rovigo) – Una ciaspolata sul sentiero del Monte Zovetto, località Cesuna di Roana, sull’Altopiano di Asiago, è stata la meta della visita guidata a cui hanno partecipato 70 studenti delle classi quarte e quinte del Polo Tecnico il 31 gennaio scorso. 

All’arrivo gli studenti, attrezzati e vestiti adeguatamente, hanno indossato le apposite ciaspole; sono stati quindi accompagnati lungo il sentiero, su un percorso della durata di circa 3 ore, da guide esperte del territorio, in particolare dei tanti punti di intesse legati alla prima guerra mondiale, per la presenza di trincee dove i due eserciti, italiano e austroungarico, si sono fronteggiati nella lunga e sanguinosa guerra del 1915 – 1918. 

Lungo il sentiero del Monte Zovetto si incontrano le trincee e le postazioni di mitragliatrice costruite dagli inglesi, che intervennero con la British Expeditionary Force a sostenere le linee difensive italiane dopo la disfatta di Caporetto. 36.000soldati inglesi furono dislocati lungo il settore centro occidentale dell’Altipiano nel marzo del 1918. Il 15 giugno gli austriaci tentarono un ultimo violento tentativo di sfondamento, respinto, ma a prezzo di 1400 tra morti, feriti e dispersi inglesi. Poco lontano, verso Cesuna, si trova il cimitero inglese di Val Magnaboschi, con 183 lapidi, uno dei 5 cimiteri inglesi presenti sull’altopiano di Asiago. 

Dalla cima del monte Zovetto la vista spazia sui paesi e sulle montagne dell’altopiano. Era ben visibile anche il forte Verena, a oltre 2000 metri di altezza,posto sulla sommità dell’attuale stazione sciistica. Si tratta di un’opera in pietra e cemento, costruita già negli anni 1912 – 1914, assieme ai forti Corbin e Campolongo, per contrapporsi alle fortificazioni che gli austriaci stavano realizzando sull’altipiano di Folgaria. I forti italiani erano dotati di 4 – 6 cannoni, di artiglieria leggera e mitragliatrici, pensati più per la difesa e realizzati in posizioni dominanti e difficilmente raggiungibili. Al Forte Verena è ascritto il primato di aver sparato il primo colpo di cannone all’alba del 24 maggio 2015, all’entrata in guerra dell’Italia. Il forte fu gravemente danneggiato da colpi di granata il 12 giugno 1915 e occupato dall’esercito austro-ungarico il 22 maggio 2016 fino al termine del conflitto.

“La ciaspolata è stata interessante anche dal punto di vista naturalistico.” spiegano Matteo e Alessio della classe VP Informatica “La guida, parlando dei boschi, ha spiegato la differenza tra pini e abeti; ha mostrato i danni ancora visibilidella tempesta Vaia che nel 2018 ha schiantato molti alberi. Sugli alberi caduti, che ancora non sono stati del tutto raccolti, si è insediato un piccolo insetto, un tarlo chiamato Bostrico, che ha iniziato poi, in alcune zone, ad aggredire anche le piante sane di abete rosso. Dove la neve si stava sciogliendo la guida ha trovato la presenza di tracce di mufloni presenti sull’altopiano come anche i camosci.”

“Non c’era purtroppo molta neve, ma siamo riusciti a usare le ciaspole su buona parte del percorso. La giornata era soleggiata, non fredda. Grazie alla guida, abbiamo apprezzato sia gli aspetti storici che naturalistici dell’altipiano. Una visita guidata sicuramente da rifare” il pensiero degli studenti della 4 N informatica, che si prenotano già per un’esperienza analoga il prossimo anno.

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