ROVIGO – Dopo il premio per il Miglior Montaggio al Festival di Cinema e Architettura di Napoli 2021 e le selezioni a festival italiani, spagnoli, brasiliani e statunitensi, arriva un nuovo riconoscimento per “Il Suono Immobile”, il piccolo film ideato da Camilla Ferrari e realizzato con Alberto Gambato.
La giuria del 19° Videoconcorso “Pasinetti” di Venezia, presieduta dal critico Carlo Montanaro, ha infatti assegnato il Premio di Miglior Documentario Indipendente al lavoro dei due autori rodigini. Si tratta di un riconoscimento per certi versi inaspettato, ma che si unisce all’interesse già suscitato in vari festival dalla città di Rovigo ritratta ne “Il Suono immobile”, per le sue bellezze architettoniche e artistiche timide, nascoste e preziose, tra ambienti pubblici e spazi interni. Un’operazione produttiva singolare, in cui Ferrari e Gambato hanno coinvolto tutte le maggiori istituzioni culturali e identitarie della città, esibite nel film anche attraverso la colonna sonora originale, composta utilizzando unicamente i suoni e i rumori prodotti dall’arredo urbano. (VIDEO)
Il piccolo film, prodotto da La Fabbrica dello Zucchero nel 2020 e presentato al Festival Tensioni dello stesso anno, grazie all’interessamento del Comune di Rovigo ha goduto di uno spazio espositivo in Pescheria Nuova nell’aprile 2021, quando in tre giorni di proiezione ha raccolto più di 400 spettatori.
“Cosiccome questo film è una intima dichiarazione d’amore per la nostra città e le sue istituzioni culturali, che ringraziamo ancora – dichiarano Camilla Ferrari e Alberto Gambato – allo stesso modo dedichiamo proprio a Rovigo questo premio, nella speranza che i suoi cittadini possano imparare a conoscerla e a volerle più bene. Stiamo anche lavorando per donare definitivamente questo lavoro proprio a Rovigo, ai suoi cittadini e a tutti coloro che vi si avvicinino”.