BADIA POLESINE (Rovigo) – Non è una struttura grande quanto l’Iras di Rovigo, nemmeno quanto il Csa di Adria, ma condivide i problemi di tante casa di riposo della provincia: bilanci in rosso in primis, problemi a trovare un direttore. A Rovigo, per esempio, il direttore Pierluca Avanzi dovrà essere sostituito a partire da inizio 2023, a Badia Polesine la direttrice Nadia Caramore ha annunciato di andarsene (LEGGI ARTICOLO), ad Adria la direzione è stata affidata ad un dirigente dell’ex direttore, a Lendinara si stanno espletando le procedure per individuare un nuovo direttore.
Nell’ultima seduta del Cda targato Tommaso Zerbinati, il 9 novembre scorso, il presidente ha ringraziato i consiglieri per il lavoro svolto e tutti i dipendenti che hanno permesso alla struttura di superare la pandemia da virus Covid-19 pur fra molte difficoltà organizzative.
Nella stessa seduta è stata approvata la convenzione con il Comune di Villafranca di Verona per la condivisione del servizio di direzione fino al febbraio prossimo, dopo che il 26 ottobre scorso il direttore della Casa del Sorriso Nadia Caramore ha ufficializzato le proprie dimissioni.
La direttrice, all’epoca 26enne, assunta nel 1998 con regolare concorso, ha deciso di intraprendere una nuova avventura professionale fuori Badia. A Villafranca assumerà il ruolo di dirigente dell’area amministrativa. Per assicurare una continuità nel breve periodo, Caramore continuerà una collaborazione con la Casa del sorriso fino al febbraio prossimo con l’auspicio che la casa di riposo badiese abbia supplito alla sua mancanza.
Dal primo di dicembre, in ogni caso, il suo posto risulterà vacante e il nuovo Consiglio di amministrazione dovrà valutare le modalità per la sua sostituzione.
In attesa dell’insediamento del Zerbinati bis, anche se vi sarebbero richieste da parte del gruppo del consigliere comunale Adino Rossi a non accettare la nomina di componente del Cda, ovvero dimettersi dal consiglio comunale per incompatibilità, salve venir designato come successore di Zerbinati come presidente della Casa del Sorriso, si attendono le indicazioni del sindaco Giovanni Rossi.
Sta inoltre prendendo corpo l’idea di non procedere ad un concorso per un nuovo direttore, ma di provare una condivisione di direzione con qualche altro ente analogo, visto le possibilità che potrebbero aprirsi con Rovigo e/o Lendinara. “Sarebbe una soluzione più economica e rientrerebbe nelle indicazioni regionali, in attesa della sospirata riforma delle Ipab”, ha dichiarato Tommaso Zerbinati.
La direttrice dimissionaria, avvicinata, non ha voluto rilasciare dichiarazioni, limitandosi a commentare la scelta con: “È stata una decisione personale”. Questa laconica risposta però, ancorché rispettabile, non chiarisce cosa abbia spinto la Caramore a lasciare dopo 24 anni la direzione dell’Ente più importante di Badia ed un ruolo così prestigioso. In queste ore si susseguono i “si dice” e i rumors di contrasti con l’amministrazione uscente.
La riconferma del presidente Zerbinati e la perdurante situazione finanziaria dell’Ente, con le molti nubi che si addensano sul futuro prossimo, a quanto si dice, avrebbero accelerato la decisione.
Sabato 12 novembre nell’ufficio del sindaco Giovanni Rossi avverranno le presentazioni di rito e l’ideale passaggio delle consegne fra il Cda uscente e quello subentrante, con l’indicazione del futuro presidente.
Seguirà dopo pochi giorni, l’insediamento ufficiale del nuovo Cda in Casa di riposo.
Ugo Mariano Brasioli