Casa del Sorriso di Badia Polesine, la direttrice se ne va

Il sindaco Giovanni Rossi spiega le ragioni delle sue scelte per il nuovo Consiglio di amministrazione della casa di riposo ed anticipa che il nuovo direttore sarà probabilmente condiviso con altre strutture insieme ad alcuni servizi. Possibili tagli tra il personale

BADIA POLESINE (Rovigo) – Il sindaco Giovanni Rossi ha spiegato le motivazioni della scelta operata sul rinnovo del Consiglio di amministrazione della locale Casa del sorriso (LEGGI ARTICOLO).

“Come ben sapete, – ha esordito il sindaco – c’è stato da un anno a questa parte un tavolo aperto in Prefettura sulla situazione della Casa di riposo, tavolo nel quale si è analizzata la difficile situazione finanziaria dell’Ente”.

Una situazione che, secondo l’analisi di Giovanni Rossi, non è generata dalle spese ma dalle mancate entrate, conseguenza dei posti letto accreditati, ma purtroppo non occupati, e questo ha impedito di compensare le spese. “Fino al Covid la Casa di riposo era sostanzialmente in pareggio – ha aggiunto il sindaco – grazie al taglio delle spese superflue messe in atto dal presidente Zerbinati, ma poco o nulla ha potuto fare dal punto di vista delle entrate, tanto più che per due anni la Casa è stata chiusa ed è mancato il turn over nell’occupazione dei letti, anche per un eccesso di scrupolo della direttrice nell’applicare una circolare regionale che di fatto ha impedito l’occupazione possibile”. La concomitanza di queste circostanze hanno portato alla perdita di 880mila euro registrati nel consultivo 2021.

Il sindaco Giovanni Rossi

Alla luce di questo, il primo cittadino ha chiesto e ottenuto un accordo con la Regione Veneto, per continuare a erogare gli ottimi servizi dell’Ipab badiese ed evitare il collasso.

Giovanni Rossi ha poi spiegato come, la scelta in definitiva operata nel segno della continuità, è maturata dal rifiuto di alcuni di assumersi l’onere amministrativo e di altri che avrebbero posto condizioni pregiudiziali inaccettabili. Dopo aver inutilmente incontrato le rappresentanze consiliari comunali per acquisire proposte utili a rimettere in sesto il bilancio della Casa, il sindaco ha dunque ritenuto di confermare tre membri del Cda uscente e di arruolare un esperto di management Riccardo Grabbio di Badia Polesine, direttore finanziario alla Cargil, e Simonetta Turri di Arquà Polesine impegnata come tecnico nell’ospedale di Schiavonia, membro nella Commissione di accreditamento delle strutture. “Spiace ammetterlo – aggiunge il sindaco – ma molto probabilmente com’è stato detto al tavolo prefettizio, qualche posto di lavoro verrà riqualificato o tagliato”. L’ipotesi più probabile è una consociazione della direzione (che da sola comporterebbe un risparmio di 55mila euro) e dei servizi fra diverse strutture.

Fra le iniziative suggerite dal primo cittadino al nuovo Cda, c’è l’affidamento di 40 posti all’Ulss 5 Polesana per il servizio Centro salute mentale, in occasione dei necessari lavori nella sede attuale di quel servizio. Già questa scelta, anche se subordinata all’avallo regionale, produrrebbe delle entrate di 440mila euro l’anno. Se a questo si aggiungessero la piena copertura del S.A.P.A. (Sezione Alta Protezione Alzheimer) e quella delle impegnative di residenzialità riconosciute, il bilancio ritroverebbe l’equilibrio perduto.

“Vero è – afferma il sindaco – che oggi più che mai la riforma delle Ipab è necessaria, una riforma che permetta ai soggetti in campo di giocare alla pari”.

Fra le novità in cantiere annunciate da Giovanni Rossi c’è la proposta di obbligare chi beneficia della compartecipazione alla spesa da parte del Comune, di scegliere o trasferirsi a Badia, della serie “…Se pago io vai dove voglio io”. Ci sarà poi da verificare se la Casa di riposo possa gestire alcuni servizi sociali affidati dal Comune all’esterno (tipo il SAD). Inoltre l’amministrazione comunale sta valutando la possibilità di dare alla Casa un contributo forfettario per ogni nuovo ingresso.

Infine, è notizia ufficiale: Nadia Caramore lascia la direzione della Casa del sorriso dal primo di dicembre, per assumere un ruolo dirigenziale nel Comune di Villafranca veronese. La direttrice comunque resterà per qualche ora la settimana fino al primo febbraio 2023, per dar modo al nuovo Cda di trovare un sostituto.

Ugo Mariano Brasioli

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