Rifiuti porta a porta: Ecoambiente apre ai servizi individuali, per risparmiare fino al 15% della Tari

Dal 1 gennaio 2023 le famiglie dovranno richiedere, se vorranno, la raccolta del verde, solo con bidone da 240 litri e potranno anche rinunciare alla raccolta dell'umido

ROVIGO – Ad oggi anche chi non beneficia del servizio di raccolta del verde, 42 prese all’anno porta a porta, lo paga in tariffa, dal prossimo anno no.
Già questa potrebbe essere una buona notizia, per una tariffa più equa tra chi produce i rifiuti, ed è giusto che ne paghi raccolta e smaltimento, e chi invece, per necessità o per comportamenti virtuosi, ne produce di meno e dovrebbe quindi pagare meno il servizio offerto da Ecoambiente, gestore affidatario per 30 anni del ciclo integrato dei rifiuti nel bacino di Rovigo.

Dal 1 gennaio 2023 il servizio di raccolta del verde sarà su base volontaria, al costo di 35 euro all’anno per ogni bidone richiesto. I bidoni saranno carrellati, più grandi dei consueti per plastica, secco e carta, avranno un colore beige, come da tabella cromatica suggerita dalla Comunità europea, ed una capienza di 240 litri.

Beige per la frazione verde e blu per la carta, i nuovi colori dei prossimi bidoni per la raccolta differenziata dei rifiuti in consegna alle famiglie

Al servizio verde da bidone è incluso anche la raccolta di 5 fascine di legna per ogni presa a domicilio e l’accesso all’ecocentro per il conferimento a mano dell’eventuale eccesso. Nel caso l’utente desideri invece un secondo bidone basterà richiederlo e corrispondere i 35 euro annui. I sacchi in plastica verranno abbandonati e solo chi esporrà il bidone del verde verrà servito da Ecoambiente.

“Un contributo al servizio, non il reale costo del bidone e di 42 prese l’anno – ci tiene a sottolineare l’amministratore delegato Adriano Tolomei di Ecoambiente parlando dei 35 euro annui – un importante tassello per il raggiungimento dell’obiettivo di raccolta differenziata dell’80% e dell’introduzione della tariffa puntuale. Il cambiamento, anche in termini di sicurezza del lavoro, rappresenta un ulteriore passo avanti nella meccanizzazione della raccolta, un tema sentito dai sindacati, che da tempo chiedono maggiore attenzione al problema”.

Il direttore di Ecoambiente Walter Giacetti e l’amministratore delegato Adriano Tolomei

Il direttore di Ecoambiente Walter Giacetti ha sottolineato come il costo dei 35 euro non sia una aggiunta alla Tari, ma una previsione, basata sulle potenziali 20.000 utenze che chiederanno il servizio, calcolato per mantenere costante la Tari ai produttori di verde in linea con la media attuale, consentire a chi produce nulla di risparmiare, ed al contempo gravare i produttori di maggiore sfalcio della giusta maggiorazione perchè beneficiano, più di altri, del servizio.

Non solo verde su base volontaria, ma anche umido, è stato spiegato in Consiglio di bacino Rovigo dal presidente Antonio Laruccia e dal direttore Giovanni Biagini insieme ad Ecoambiente che hanno illustrato la seconda parte, quella che consente di godere del 30% di riduzione della quota variabile della tariffa (circa un -15% della Tari attuale), della delibera approvata dal Consiglio di bacino che riguarda la raccolta porta a porta dell’umido.

“Per la prima volta una delibera proposta dal Consiglio di bacino ottiene il plauso unanime da parte di tutti i sindaci, senza polemiche – ha ricordato Laruccia – e porta le famiglie verso comportamenti più virtuosi che faranno risparmiare”.

La proposta, anche questa su base volontaria, è quella di rinunciare alla raccolta dell’umido porta a porta e dotarsi di una compostiera per il compostaggio domestico, magari la medesima destinata al compostaggio del verde. Poichè le richieste di pagamento del servizio della Tari vengono gestite dai Comuni, che approvano il piano finanziario proposto da Ecoambiente alle singole amministrazioni, il Consiglio di bacino Rovigo entro l’anno trasmetterà a tutti i Comuni il regolamento standard da far approvare nei singoli consigli comunali, regolamento che prevederà appunto la possibilità per gli utenti di richiedere il servizio del verde o dell’umido, piuttosto che decidere di rinunciarvi, risparmiando.

L’esperienza è già in corso nei due comuni virtuosi di Bagnolo di Po e San Bellino con soddisfazione da parte di tutti: amministrazione comunale, famiglie e gestore del servizio.

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