Un momento importante alla scuola Primaria di Papozze

Messa a dimora di una pianticella, (quest’anno di frassino), con la presenza di “Attive Terre – Sostegno e Sviluppo di Uomini Famiglie Culture Territori Odv” 

PAPOZZE (Rovigo) La proficua collaborazione con l’Istituto Comprensivo Adria Uno e l’Amministrazione Comunale di Papozze, nonché la consolidata intesa con l’insegnante fiduciaria del plesso hanno consentito a che l’Associazione genitoriale di volontariato “Attive Terre – Sostegno e Sviluppo di Uomini Famiglie Culture Territori ODV” non potesse mancare l’appuntamento, particolarmente sentito, della celebrazione della “Giornata Nazionale degli Alberi” che la Legge n. 10 del 14 febbraio 2013, ha sancito sia il 21 novembre di ogni anno. 

Lunedì 21 novembre scorso, infatti, alle ore 9,30, presso la scuola primaria “Dante Alighieri” di via Dante Alighieri, 5 a Papozze, facente parte dell’istituto Comprensivo Adria Uno, si è tenuto il primo dei due eventi che l’associazione propone ogni anno e che sottolinea l’importanza degli alberi. 

Si tratta di un breve ma significativo momento di ritualità collettiva che culmina, con la messa a dimora di una pianticella, (quest’anno di frassino), fornita dall’associazione genitoriale, completa di tutto il materiale per la collocazione dello stesso (pali tutori, cordame, terreno vegetale, ecc.). 

Nello spazio antistante l’ingresso della scuola si sono schierate tutte le classi dalla prima alla quinta, della scuola primaria, che guidate dell’insegnante fiduciaria di plesso Patrizia Ferrigato coadiuvata da di tutte le maestre, hanno dato vita all’evento con una serie di letture e poesie lette e recitate da tutti gli alunni con concludendo con una bellissima canzone animata sul tema dell’albero. 

La particolare importanza della celebrazione è stata sancita anche dalla presenza della nuova Dirigente scolastica Prof.ssa Antonella Flori che ha preso la parola ringraziando tutti per la collaborazione e l’impegno nel rinnovare il rapporto con la natura, e l’importanza della cura che occorre avere verso gli alberi, anche attraverso questi momenti molto significativi, che rimarranno impressi nella mente di chi li ha vissuti, favorendo la sensibilità verso l’ambiente, dei piccoli cittadini che oggi frequentano la scuola. 

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Ha preso poi la parola il presidente dell’Associazione Attive Terre dottor Alessandro Andreello, che dopo i saluti iniziali, ha brevemente relazionato sul problema dei cambiamenti climatici, inizialmente sottovalutato o peggio negato, per poi passare alle dichiarazioni di Emergenza Climatica fino all’attuale Crisi Climatica documentata da centinaia di situazioni gravi con incendi, allagamenti, dissesto idrogeologico e anomalie varie. Ha poi accennato agli esiti dell’appena conclusa conferenza mondiale, il vertice che riunisce le Parti della Convenzione Quadro delle Nazioni Unite, più di 200 paesi tra cui l’UE e tutti gli Stati membri dell’UE, denominato Cop 27, tenutosi di recente dal 6 al 18 (20) novembre, a Sharm El-Sheikh in Egitto, paese che detiene la presidenza della Cop 27, la quale intendeva passare dai negoziati e dalla pianificazione, all’attuazione. 

Al termine della riunione plenaria formale dopo due giorni in più  di drammatici negoziati che si sono protratti fino alla mattina del 20 novembre, alla Cop27 è stato raggiunto un accordo su un risultato non soddisfacente, che ha stabilito un meccanismo di finanziamento per compensare i paesi vulnerabili per “perdite e danni” dovuti ai disastri indotti dal clima.

Fin dall’inizio, i temi principali che hanno guidato la Conferenza sono stati due: la giustizia e l’ambizione. Giustizia per coloro in prima linea che hanno fatto così poco per provocare la crisi, comprese le vittime delle recenti inondazioni in Pakistan che hanno inondato un terzo del Paese. L’ambizione di mantenere vivo il limite di 1,5 gradi e di allontanare l’umanità dal baratro climatico.

Sono invece durissimi i giudizi della associazioni ambientaliste e del segretario generale dell’Onu che hanno decretato il quasi fallimento della Cop27. In quanto si è solo compiuto un piccolo passo avanti verso la giustizia su perdite e danni senza concretamente passare alla fase di attuazione delle azioni a contrasto del cambiamento climatico.

Al termine, tutti insieme ci si è recati nel giardino della scuola disposti in un grande cerchio attorno al luogo dove era stata predisposta una buca e dove due bambini, hanno materialmente per un’azione collettiva proceduto alla piantagione del frassino. Un fragoroso applauso e le foto di rito hanno concluso la manifestazione.

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