CBD senza limiti: la legalizzazione della cannabis light in Francia

La cannabis light fa il suo ingresso in Francia, costituendo un’interessante opportunità per l’economia del Paese

In una svolta storica, la Francia ha legalizzato la cannabis light, un tipo di canapa con basso contenuto di THC e ad alto tenore di CBD.

Questa notizia potrebbe apparire di poco conto, visto che la cosiddetta “marijuana leggera”, a base di cannabidiolo, è ormai legale in numerosi Paesi occidentali, tra i quali la stessa Italia, dove i consumatori possono acquistare liberamente una miriade di prodotti appositamente pensati per i collezionisti, come l’hashish legale di Justbob, tra i principali player del settore.

Eppure si tratta di un passo assolutamente rilevante, visto che fino ad oggi la Francia si era dimostrata tra le nazioni più restie a dare il totale via libera alla produzione e alla vendita di canapa light.

Questa mossa segue una sentenza della Corte di Giustizia europea e segna un significativo cambiamento nella legislazione sulla cannabis in Europa. In questo articolo, analizzeremo la decisione, il suo contesto e le sue potenziali implicazioni per l’industria e l’economia del Paese transalpino.

La cannabis light è ufficialmente legale in Francia

Questa è la notizia che ha fatto il giro del mondo lo scorso 29 dicembre, quando il Consiglio di Stato francese ha abrogato il divieto di vendere e consumare fiori e foglie di canapa a basso contenuto di THC, il principio psicoattivo della marijuana.

La sentenza ha seguito il parere della Corte di Giustizia europea, che nel novembre 2020 aveva stabilito che i prodotti a base di CBD, il cannabidiolo, non sono stupefacenti e possono essere commercializzati liberamente nell’Unione europea.

Ma cos’è la cannabis light e perché è diventata legale in Francia?

Con questo termine si indica informalmente la canapa industriale coltivata per produrre infiorescenze con una percentuale di THC inferiore allo 0,2%, il limite legale imposto dall’Unione europea. Queste infiorescenze contengono invece una quantità elevata di CBD, un composto che non ha effetti psicoattivi e non crea dipendenza e che, anzi, sembrerebbe poter esercitare effetti benefici sul sistema nervoso, come antinfiammatorio, anticonvulsivante, ansiolitico e antidolorifico.

La svolta francese verso un mercato in espansione

La cannabis light è diventata legale in Francia grazie alla battaglia dei produttori e dei consumatori di canapa, che hanno contestato il divieto imposto dal governo francese nel dicembre 2021.

Questo divieto limitava la coltivazione della canapa alle sole fibre e ai semi, escludendo i fiori e le foglie, e permetteva la vendita solo dei prodotti trasformati a base di CBD, come oli, creme, capsule e tisane. Il divieto era stato sospeso nel gennaio 2022 in attesa del parere definitivo del Consiglio di Stato.

Il Consiglio di Stato ha riconosciuto che il divieto era “sproporzionato” e che la vendita di fiori e foglie di canapa non ostacola la politica di lotta agli stupefacenti. Al contrario, la legalizzazione della cannabis light favorisce lo sviluppo di un settore economico in crescita, che secondo il Sindacato Professionale della Canapa (SPC) conta circa 2.000 negozi di CBD in Francia e un volume d’affari di 2 miliardi di euro. Inoltre, la legalizzazione promuove la produzione nazionale di canapa e CBD, riducendo le importazioni da altri paesi.

Questo passo del governo transalpino rappresenta un importante segnale, specialmente dal momento che in passato la Francia si era dimostrata una delle nazioni più ostili anche alla semplice cannabis light, come dimostrato dal celebre caso Kanavape.

La controversia del CBD: Kanavape e la decisione dell’Unione Europea

Il caso Kanavape è una controversia legale che riguarda la vendita di sigarette elettroniche contenenti cannabidiolo (CBD), un composto estratto dalla canapa. La questione è se il CBD sia legale o meno nell’Unione Europea, e se sia soggetto alla normativa comune sulle droghe o a quella specifica sulla canapa.

Il caso ha avuto origine nel 2014, quando due imprenditori francesi hanno lanciato sul mercato il prodotto Kanavape, una sigaretta elettronica che conteneva CBD estratto da canapa coltivata in Repubblica Ceca. In Francia, la legge dell’epoca vietava la vendita di articoli a base di cannabidiolo per i quali il principio attivo fosse stato estratto a partire dall’intera pianta. Al contrario, questo era consentito solo quando la produzione fosse avvenuta a partire da alcune parti ben specifiche della canapa. In aggiunta è importante notare che questo divieto non era assolutamente presente in Repubblica Ceca: pertanto, tali prodotti erano, di fatto, stati sintetizzati in modo completamente legale.

I due imprenditori sono stati quindi accusati di aver violato la legge e condannati a 18 e 15 mesi di carcere con la sospensione condizionale della pena e a una multa di 10.000 euro ciascuno.

Hanno fatto poi ricorso alla Corte di Cassazione francese, sostenendo che il loro prodotto fosse conforme alla normativa europea sulla canapa, motivo per cui la giustizia francese ha deciso di chiedere alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea (CJUE) di pronunciarsi sulla questione.

La CJUE ha emesso la sua sentenza il 19 novembre 2020, stabilendo che il CBD non è una sostanza stupefacente ai sensi della Convenzione unica sugli stupefacenti del 1961 e della Convenzione sulle sostanze psicotrope del 1971, poiché non ha effetti nocivi sulla salute umana. La Corte ha inoltre riconosciuto che il CBD rientra nella libera circolazione delle merci nell’Unione Europea, a condizione che sia prodotto da canapa coltivata legalmente in uno Stato membro. È stato infine precisato che uno Stato membro può limitare la commercializzazione del CBD per soli motivi di ordine pubblico o di protezione della salute pubblica, ma deve dimostrare che tali restrizioni sono necessarie e proporzionate.

In conclusione

La legalizzazione della cannabis light in Francia rappresenta un segnale di apertura e di progresso, che incoraggia l’industria nazionale, promuove la ricerca sugli effetti benefici del CBD e favorisce la prosperità economica.

È un passo audace verso il futuro, dove la cannabis light potrebbe diventare una risorsa importante per il benessere e la salute delle persone. La Francia si sta aprendo a nuove opportunità, abbracciando una visione più inclusiva e progressista.

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