BADIA POLESINE (Rovigo) – Anche il tempo è stato clemente nell’aiutare lo svolgimento dell’edizione n.60 della festa degli aquiloni che si pone fra le più antiche d’Italia e certamente fra le più rinomate.
Secondo i dati forniti dal presidente di Pro Loco Giuseppe Romani, sono stati 858 i partecipanti e ben 84 le piazzole assegnate, un dato solo lievemente inferiore all’ultima edizione pre-covid del 2019.
Ideata dal professor Giovanni Beggio e poi proseguita da Guido Mora allo Sperone della Bova, nei decenni quello di Badia è divenuto “La Sagra Nazionale” degli aquiloni che, negli anni migliori, beneficiò del premio dell’Ambasciatore del Giappone, paese in cui gli aquiloni vengono usati soprattutto in occasione della Festa dei Bambini che cade il 5 maggio. La tradizione vuole che si debba lanciare un aquilone con il nome del bambino per augurare forza e salute. Quest’anno l’edizione ha goduto del patrocinio del Senato della Repubblica.
A spuntarla nella classifica per altezza è stata Bruna Grendene di Canaro che si è portata a casa il trofeo e una bicicletta. Sul podio anche Idelmino Dal Checco di Vescovana e Mirco Bassan, anche lui di Canaro. Nella categoria dedicata alla miglior soluzione tecnica e artistica il primo premio è andato a Giulia Baretta di Rovigo.
Dal palco delle premiazioni, con il sindaco Giovanni Rossi che ha ricordato il valore simbolico di libertà dell’aquilone, c’erano l’assessore regionale Cristiano Corazzari, la vicesindaco Antonietta Giacometti, l’assessore Stefano Baldo e don Alex Miglioli.
Molto soddisfatto per il buon esito il presidente Romani che ha ringraziato per la preziosa collaborazione i propri soci, l’Avs, (l’associazione volontari del soccorso), le forze dell’ordine e, naturalmente, “… l’amministrazione che ci è sempre vicina, così come la Regione”.
“Noi come Regione siamo orgogliosi di aver sostenuto questo evento e lo faremo anche in futuro”, ha dichiarato l’assessore regionale, unendosi al plauso verso i volontari e a tutti coloro che hanno reso possibile la manifestazione.
Giovanni Rossi, ha posto l’accento sul valore del 25 aprile festa della Liberazione.
La lunga serie delle premiazioni (v. elenco), ha festosamente concluso la bella giornata che ha suggellato la voglia di stare insieme dei piccoli ma anche degli adulti.
Ugo Mariano Brasioli