ROVIGO – Per la finale del 28 maggio allo stadio Lanfranchi di Parma si attende l’uomo in grado di spaccare la partita, ha un nome ed un cognome: Leonardo Sarto.
Cresciuto proprio nel Petrarca Padova, l’ala azzurra ex Zebre, Benetton e Leicester, con la maglia della FemiCz Rovigo ha giocato a corrente alternata. Problemi muscolari che lo hanno costretto a stop forzati, come quello in occasione della meta contro il Viadana.
I playoff li ha potuti solo guardare, il Rovigo ha vinto meritatamente il doppio confronto con il Valorugby imponendosi a Reggio Emilia e allo stadio Battaglini, per la finale che assegna lo scudetto, sarà a disposizione di Allister Coetzee.

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Sono in corso gli accertamenti per la distorsione al ginocchio di Rafael Lertora, l’italoargentino potrebbe non essere disponibile per il 28 maggio. Semaforo verde invece per Ruggeri, il processo HIA per la sospetta concussion nello scontro che è costato il cartellino giallo (e probabilmente la partita) a Ortombina (Valorugby). Un testa contro testa pericoloso, il giocatore granata non ha nemmeno accennato ad evitare l’impatto “incornando” il numero 8 rossoblù. Un’azione punita solo con il giallo, ma in campo internazionale sarebbe stato rosso diretto. L’incolumità dei giocatori è un principio cardine che non può essere messo in discussione, non per una finale.
Il test su Ruggeri è risultato completamente negativo, e potrà riprendere gli allenamenti, come è noto non saranno del match Riccardo Andreoli e Matteo Maran, entrambi in attesa di chirurgia alla spalla.
Al Lanfranchi sarà una “bella”, Petrarca Padova e FemiCz Rovigo sono a caccia del 14esimo scudetto, nei precedenti confronti un titolo a testa in trasferta (2011 al Battaglini e 2021 al Plebiscito), ma questa volta sarà su campo neutro.