Conclusa la rassegna “Mafie in Veneto – Presenza nell’economia e nell’ambiente”

Il convegno è stato organizzato dalla Sezione Regionale Veneto Albo Gestori Ambientali, assieme alla Camera di Commercio di Venezia Rovigo, a Libera: Associazioni, nomi e numeri contro le mafie con il patrocinio di Unioncamere Veneto, Ecocerved, Albo Nazionale Gestori Ambientali  

MESTRE (Venezia) – Si è conclusa all’M9 a Mestre (Venezia), venerdì 26 gennaio, la rassegna “Mafie in Veneto – Presenza nell’economia e nell’ambiente” con l’ultima delle quattro sessioni dedicata all’inquinamento, ai disastri ambientali, alle ecomafie ed alle azioni per il ripristino ambientale. Il fil rouge della giornata è stato il cercare di dare una risposta alla domanda “cosa possono fare le istituzioni per diffondere buone pratiche e comportamenti virtuosi” per tutelare l’ambiente ed i settori economici correlati.

L’intera rassegna, alla quale sono intervenuti importanti interlocutori del mondo delle istituzioni, delle forze dell’ordine, del sistema camerale, dell’Albo Gestori Ambientali, delle professioni, delle imprese, delle associazioni e della società civile ha messo in evidenza l’importanza della sinergia tra tutti questi settori per combattere il cancro della criminalità. Si ricorda che il convegno è stato organizzato dalla Sezione Regionale Veneto Albo Gestori Ambientali, assieme alla Camera di Commercio di Venezia Rovigo, a Libera: Associazioni, nomi e numeri contro le mafie con il patrocinio di Unioncamere Veneto, Ecocerved, Albo Nazionale Gestori Ambientali e con la media partnership di Nord Est Multimedia.

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Dal 2015 l’Italia si è dotata di una legge per il contrasto degli ecoreati, che spesso hanno visto come protagonisti i sodalizi della criminalità organizzata. La mattinata ha quindi proposto un aggiornamento ed un approfondimento sul tema volto ad illustrare quando si può incorrere nei reati previsti dalla legge, quale sia l’impatto sulle aziende che gestiscono i rifiuti nonché la normativa di riferimento.

A fare gli onori di casa, per la Sezione Regionale dell’Albo Gestori Ambientali, è stato nuovamente Siro Martin che ha introdotto l’argomento delle ecomafie e della legalità ambientale, dopo i saluti istituzionali della Vicepresidente del Consiglio Regionale del Veneto, con delega alla legalità, Francesca Zottis. La parola è poi passata a Daniele Gizzi, Presidente dell’Albo Nazionale Gestori Ambientali, che ne ha ricordato il ruolo a promozione, difesa e controllo delle aziende che si occupano del trasporto e del trattamento dei rifiuti dalle infiltrazioni mafiose.

La mattinata è entrata, poi, nel vivo dei lavori con l’intervento di Andrea Buitoni, di Pigozzi & Morigi Avvocati che ha dato le corrette definizioni di “Inquinamento ambientale” e “disastro ambientale” seguito da Vincenzo Pellegrini, di BM&A Studio Legale Associato, che ha spiegato la responsabilità per colpa in caso di inquinamento e disastro ambientale. Il tema del dolo nei delitti di criminalità organizzata è stato, invece, approfondito da Ivan Salvadori dell’Università di Verona.

Di reati contro l’ambiente e imprese autorizzate ha, invece, parlato Enrico Morigi di Picozzi & Morigi Avvocati che ha spiegato quali siano gli attuali orientamenti giurisprudenziali, quali le responsabilità dell’imprenditore, dell’impresa ed il ruolo del responsabile tecnico. Gli strumenti a contrasto dell’illegalità ambientale sono stati affrontati da Andrea Acquaviva, Direttore Generale di Ecocerved, mentre gli ecoreati e l’anticorruzione sono stati spiegati da Paolo Giacomazzo, Consigliere ANAC.

La mattinata si è poi conclusa con la testimonianza del Tenente Colonnello Enrico Risottino, Comandante del Gruppo Carabinieri per la Tutela Ambientale di Venezia. A moderare i lavori, Marco Conte, Vicesegretario Generale di Unioncamere.

La tre giorni di convegni, rientra nell’ambito delle iniziative previste dal Protocollo Legalità in Veneto: Ambiente ed Economia e mira a sensibilizzare ed affrontare apertamente il tema della Legalità declinato nei diversi ambiti: economico, ambientale, istituzionale e sociale.

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